I boschi sono stupendi ed affascinanti in ogni stagione, ma è in autunno che attirano l'attenzione in modo particolare per i colori che acquistano con il cambio di colore e la successiva caduta delle foglie. Questo fenomeno non avviene in tutti i boschi, ma solo in quelli dove predominano gli alberi decidui, cioè quelli che nel tardo autunno perdono le foglie per prepararsi alla stagione invernale. Non sono decidue invece le pinete, e neanche i boschi di leccio, per fare un esempio.
In questo articolo andremo alla scoperta di 5 affascinanti boschi del Lazio, dove poter ammirare i colori autunnali. Il Lazio è una regione piena di boschi, che si concentrano non solo nelle aree dell'Appennino, dove sono presenti faggete a perdita d'occhio, ma anche in aree più vicine alla costa, ad esempio sugli antichi vulcani situati a nord di Roma. Andiamo a scoprirli di seguito.
Il Bosco del Sasseto si trova vicino alla cittadina laziale di Acquapendente. Ha un'estensione di 61 ettari, ed è noto per trovarsi in un'area vulcanica, come del resto molte altre zone del Lazio settentrionale.
Quest'area boschiva, situata nel borgo di Torre Alfina ed area protetta dal 2006, ha un particolare fascino per i numerosi massi lavici che vi si trovano, originati da eruzioni avvenute centinaia di migliaia di anni fa.
Il bosco è caratterizzato dalla presenza di alberi centenari alti oltre 25 metri e con diametri superiori al metro, manti di muschi e felci ed un ricco sottobosco. Si tratta di una foresta vetusta, quindi molto antica, con una elevata biodiversità.
Tra gli alberi che si trovano in questo bosco troviamo il faggio, l’olmo montano, l’acero di monte, il leccio e l’albero della manna, insieme ad altre 30 specie di alberi differenti.
iamo dalle aree collinari e vulcaniche del Lazio settentrionale all'Appennino laziale-abruzzese, al confine con l'Abruzzo. Qui troviamo immense foreste di faggio, che nei mesi autunnali acquistano colori spettacolari per la perdita delle foglie.
Uno di questi luoghi affascinanti si trova a Forca d'Acero, noto valico stradale dell'appennino abruzzese posto a 1.538 m s.l.m. Qui, proprio al confine tra Lazio e Abruzzo, troviamo estese faggete nelle quali ci si può addentrare con sentieri e percorsi di diverso tipo, ammirare i colori dell'autunno e calpestare il frusciante manto di foglie già cadute al suolo.
Un'altra affascinante faggeta, che si trova a poche decine di chilometri da Roma e vicino a Tivoli, è quella del Monte Gennaro. In quest'area protetta dal parco regionale dei Monti Lucretili, non solo si possono trovare gli splendidi colori dell'autunno, ma si possono ammirare alberi secolari e monumentali.
La faggeta monumentale del Monte Gennaro, raggiungibile con un sentiero di montagna, stupisce per le dimensioni degli alberi, dei veri colossi che resistono da secoli in questo angolo di natura a poca distanza dalla città più grande d'Italia.
Torniamo nell'area vulcanica del Lazio settentrionale, e stavolta scopriamo insieme il bosco Macchia Grande, che copre una superficie di 580 ettari, rappresentando a pieno titolo uno dei boschi d’alto fusto più importanti del Lazio. Il bosco Macchia Grande colpisce per l’imponenza e grandezza dei suoi alberi, rappresentati in prevalenza da piante di cerro.
Il polmone verde è aperto a tutti durante tutti i giorni dell’anno, ed è ideale per trascorrere giornate all’aria aperta e per rilassanti eggiate, lontane dal caos e dalla frenesia della vita di tutti i giorni. Situato a 2 Km a Sud-Ovest dell’abitato di Manziana e a 5 Km a Ovest, Nord-Ovest di Bracciano, si integra perfettamente nello scenario di grande splendore naturalistico offerto dal cratere del lago di Bracciano.
Non lontano si trova anche il Monumento Naturale Caldara di Manziana, un piccolo cratere con una estensione di circa 90 ettari dove si trova una sorgente d’acqua mineralizzata, con emissioni d’idrogeno solforato, anidride carbonica ed altri gas, ad una temperatura di circa 20° centigradi. Qui si trova anche un sorprendente bosco di betulla bianca, un albero che cresce solitamente a latitudini molto più elevate.
Torniamo allo spettacolo delle faggete: nel Lazio troviamo infatti ben due boschi di faggio dichiarati patrimonio Unesco. Si tratta della imponente faggeta del Monte Cimino (Viterbo), altro antico vulcano ormai spento, vicino l'affascinante lago di Vico, e quella del Monte Raschio (Oriolo Romano, Viterbo).
Il Lazio offre insomma molteplici opportunità di scoprire boschi, godersi i colori dell'autunno e staccare dalla vita quotidiana con eggiate nel verde e nel silenzio. Nell'articolo abbiamo indicato solo alcuni suggerimenti: le opzioni in questa regione piena di natura, sono davvero innumerevoli!
Per maggiori informazioni
Il Bosco di Manziana - https://www.agrariamanziana.it/territorio/il-bosco-macchia-grande/
Parco dei Monti Lucretili - https://www.parchilazio.it/montilucretili-natura
Bosco Sasseto - http://www.comuneacquapendente.it/wpaquesionet/index.php/che-cose-il-bosco-del-sasseto/