#Maltempo Le abbondanti piogge dei giorni scorsi nel #Carso hanno ingrossato il Reka-#Timavo, il famoso fiume sotterraneo. Gli effetti della piena con lo spettacolare fenomeno dei "soffi timavici". Video di sco Degrassi, della Società Adriatica di Speleologia (SAS). pic.twitter.com/6Dy2w0us5Z
— Ilmeteo (@ilmeteonet) November 20, 2019
Le forti piogge degli ultimi giorni hanno causato una piena del fiume Reka-Timavo, nel Carso, uno dei più famosi fiumi sotterranei al mondo. In superficie, presso una delle “finestre” che si aprono lungo questo percorso sotterraneo, presso l’Abisso di Trebiciano (Trieste), si sono formati i cosiddetti “soffi timavici”.
Questo fenomeno, studiato da tempo dagli speleologi giuliani e su cui sono stati fatti numerosi studi, è causato dalla piena sotterranea che, come spiega il notiziario di speleologia “La Scintilena”, fa comprimere l’aria delle grotte in profondità, creando questo affascinante fenomeno in superficie.
Quello del video qui sopra è stato filmato dalla Società Adriatica di Speleologia nei giorni scorsi presso la costruzione che protegge l'ingresso dell'Abisso. La corrente d'aria che esce dalla costruzione è considerevole: al di sotto, molte decine di metri più in basso, scorre impetuoso il Reka-Timavo.
La piena del Reka Timavo fa soffiare le grotte del Carso a 90 chilometri allora: sono i soffi timavici https://t.co/kWB2w4KyyN
— Scintilena (@Scintilena) November 15, 2019
La piena di questi giorni è stata importante, sfiorando i 200 metri cubi al secondo il 17 novembre scorso, ma non eccezionale. Ben maggiori sono state quelle del 2010, e del 2014, secondo quanto riportato dal Piccolo, il principale giornale di Trieste. Anche nel febbraio del 2019 si sono verificate diverse piene importanti.
Secondo Marco Restaino, della Società Adriatica di Speleologia, piene del Timavo si verificano circa una o due volte l’anno superando i duecento metri cubi. In questi casi, il fenomeno dei “soffi timavici” si presenta in tutta la sua potenza e fascino. Nel febbraio di quest'anno si sono verificate piene importanti.
Il Timavo, che nasce in Croazia con il nome di Reka, si inabissa presso le grotte di Skocjan-San Canziano e scompare sottoterra per un lungo tratto di 40 chilometri. Riemerge presso San Giovanni di Duino e sfocia infine nel Golfo di Trieste. Lungo il suo percorso si trovano diverse grotte profonde, che permettono agli speleologi di intercettare il corso del fiume, come appunto presso l’Abisso di Trebiciano.
Da molti decenni gli speleologi esplorano e studiano questo fiume misterioso, che scorre in tre diversi paesi e che ha due nomi, ricostruendone (con grandi difficoltà) il tracciato sotterraneo.
The River Reka plunging into the #Škocjan Caves near #Divača, SW #Slovenia y'day. Emerges from the Karst as the #Timavo in Italy 40km NW. pic.twitter.com/ihWryh6bgW
— Paul Tout (@adriawildlife) November 24, 2016
Qui sopra uno degli spettacolari aggi del fiume Reka-Timavo, nel momento in cui si inabissa presso le grotte di Skocjan-San Canziano per poi riemergere 40 km dopo, in Italia, a poca distanza dal mar Adriatico e da Trieste.