La crisi climatica mette in discussione molte nostre abitudini, gli stili di vita e perfino il nostro stesso modello di sviluppo. Eppure le soluzioni ci sono, ma per vari motivi scattano resistenze a are da auto a motore termico a quelle elettriche, ad attuare interventi di efficienza energetica nelle nostre case, a preferire la mobilità sostenibile a stressanti spostamenti in auto.
Scattano così meccanismi di negazionismo, bufale, e convinzioni spesso infondate non solo sui cambiamenti climatici stessi ma anche sulle soluzioni. Ecco alcune delle più frequenti fake news in circolazione.
Questo meme banalizza e semplifica un problema complesso e ampio. Diciamo che serve uno e l’altro, servono alberi ma anche auto elettriche o comunque a emissioni zero, insieme a tante altre cose.
Per quanto riguarda i trasporti, l’auto elettrica è una parte della soluzione, che dovrebbe vedere nel contempo espandere la mobilità sostenibile fatta da trasporti pubblici, percorsi ciclabili e pedonalità. E’ senz’altro meglio un’auto elettrica di un’auto termica, in dettaglio ne avevamo già parlato.
I trasporti sono un importante settore di emissione di gas serra e sorgente di inquinamento da polveri e da ossidi di azoto in particolare. In Italia da qualche anno i trasporti sono il maggior settore di emissione di gas serra, con una percentuale di emissioni del 24.7% nel 2022. E’ inoltre un settore dipendente per oltre il 90% dai combustibili fossili, negli ultimi anni le emissioni del settore trasporti in Italia ed Europa sono anzi aumentate del 5%.
dilagano meme di "caccia al colpevole", specie per non rinunciare all'auto a motore termico. Per uscire dalla crisi climatica non esiste «la soluzione» ma «le soluzioni», NON basta agire sul «maggior colpevole»,non serve fare questo anziché quello ma questo e ANCHE quello. pic.twitter.com/bZ2d98kGx1
— luca lombroso (@LucaLombroso) April 20, 2024
In parte legata a quella citata sopra, questa magica soluzione piace a molti perché in un certo senso assolve il vero colpevole della crisi climatica, i combustibili fossili.
Un articolo sul blog scientifico climalteranti analizza a fondo questa soluzione facile e illusoria. La riforestazione è necessaria e offre indubbiamente molti benefici, come l'assorbimento di carbonio e il miglioramento dell'ambiente, ma da sola non è sufficiente a ridurre drasticamente le emissioni di CO2. Il ricercatore Giorgio Vacchiano, insieme a vari esperti, sottolinea diversi problemi associati all'espansione delle foreste.
Tra questi, la necessità di terreni fertili e spaziosi, la produzione di piante da vivaio, le sfide finanziarie legate alla cura delle nuove piantagioni, le preoccupazioni etiche riguardanti l'uso del suolo e la protezione delle comunità locali.
La riforestazione è una importante parte della soluzione, ma non deve essere vista come alternative alla transizione verso fonti rinnovabili ed efficienza energetica; i combustibili fossili infatti causano oltre l’80% delle emissioni serra.
I grandi allevamenti sono indubbiamente un importante problema ambientale, e secondo alcune fonti caebbero oltre la metà delle emissioni serra. I bovini e altri ruminanti sono una importante fonte di metano, se però parametrizziamo le emissioni a quella che si chiama CO2 equivalente, un indicatore che tiene conto di tutti i gas serra, incluso il metano, ci accorgiamo che gli allevamenti contribuiscono al 5.9% delle emissioni serra.
Di conseguenza, non è vero che “basta diventare tutti vegani o vegetariani”. Aspetti etici a parte, è comunque essenziale ridurre il consumo di carne sia per ragioni di salute che ambientali. Anche qua però, da sola questa azione non basta.
Come vedete, sono spesso i trasporti al centro di fake news e bufale riguardo inquinamento ed emissioni. Alcuni meme citano la “nave da crociera più grande del mondo”, che sarebbe salpata e inquina come un milione di auto, ma invece limitano la circolazione della nostra utilitaria.
Oltre a dati palesemente sovrastimati, qui scatta la logica fallace che non tiene conto che a parte le città portuali, nelle grandi città sono il traffico e i riscaldamenti domestici la maggior fonte di emissioni inquinanti e serra.
Altrettanto fa logica fallace la grafica con tutti gli aerei in volo, associata a confronto sempre con le auto. Se si fe una grafica analoga con tracciate tutte le auto, sarebbe ben più piena di tracce. Infatti, come detto sopra i trasporti stradali vanno dal 12% globale al 24% in Italia. I trasporti navali sono circa il 2% del totale, il 3% quelli aeronautici.
Il concetto di base che sfugge a molti è che per uscire dalla crisi climatica e ambientale ogni settore deve fare la sua parte, senza tirarsi indietro. Inoltre, non è solo sul “maggior inquinatore” che dobbiamo agire, ma su tutti i settori di emissione. Altro concetto, difficile da percepire ma fondamentale: non serve fare “questo anziché quello” ma dobbiamo fare “questo e ANCHE quello”.