Sono ati 5 anni dal lockdown per la pandemia COVID-19. Dopo i primi segnali in Cina fra fine dicembre 2019 e gennaio 2020, il nuovo coronavirus iniziò a diffondersi anche in occidente; in Italia si ebbero i primi provvedimenti di lockdown a fine febbraio 2020.
L’emergenza sanitaria colse il mondo di sorpresa, ma nacquero anche segni di speranza, soprattutto per gli aspetti ambientali e climatici, sui quali parvero subito evidenti molti miglioramenti. A cinque anni di distanza facciamo dunque il punto della situazione.
Già pochi giorni dopo i primi lockdown in Cina e in Italia i satelliti Copernicus mostrarono un drastico crollo delle concentrazioni di biossido di azoto (NO₂), un inquinante primario emesso principalmente dal traffico, impianti energetici e riscaldamenti domestici.
In pianura padana si osservò un calo del 40% delle concentrazioni di questo inquinante. Nel frattempo i canali di Venezia presentavano acqua limpida e pulita e il traffico aereo crollava del 60%.
Riguardo le emissioni di gas serra, le emissioni globali di CO₂ nel 2020 sono diminuite di circa il 7%, il calo più marcato dalla Seconda Guerra Mondiale.
In Italia, la riduzione di emissioni serra è stata ancor più marcata, con un calo dell'8,9% rispetto al 2019, da 420 a 381 milioni di tonnellate di CO₂ equivalente.
L’opinione pubblica rimase stupita nell’apprendere che nonostante i lockdown le concentrazioni di CO2 aumentavano comunque a nuovi record. Qualcuno usò impropriamente l’argomentazione per negare l’influenza umana sul clima.
In realtà era una cosa nota e attesa: il biossido di carbonio, a differenza degli inquinanti diretti, ha un tempo di permanenza in atmosfera molto lungo, centinaia di anni, mentre lo smog che attanaglia le città si disperde in soli 10-12 giorni.
Emissioni CO2 in calo in Italia e nel mondo ma concentrazioni in atmosfera in aumento, non è una contraddizione, la CO2 ha un tempo di vita lungo, per il clima le riduzioni devono essere forti e proseguire per decenni. e per virtù, non per necessità. @ilmeteonet pic.twitter.com/OQxq0YJKJu
— luca lombroso (@LucaLombroso) April 21, 2020
In pratica la qualità dell’aria è migliorata subito, le emissioni serra a maggio 2020 toccavano nuovi record a 413 ppm contro i 410 dell’anno prima. Gli scienziati stimarono in 0,1-0.2 ppm il beneficio del calo emissioni, facendo presente che per vedere effetti sulla curva di Keeling occorreva rendere strutturale il calo di emissioni serra.
Già nel 2021, seppur ancora con presenti provvedimenti di limitazioni di movimenti, si notò che in molte città il traffico era velocemente aumentato anche oltre i livelli pre-COVID -19 a causa dell’uso maggiore dell’auto privata, per timore del contagio sui mezzi pubblici.
Riprendono i voli, i consumi energetici aumentano e a peggiorare la situazione arriva la crisi energetica e la guerra in Ucraina, che fa si che si incrementa non solo in Cina e India ma anche in Europa l’uso del carbone.
In Italia, nel 2021, con la ripresa delle attività economiche e della mobilità, le emissioni sono aumentate del 6,8% rispetto all'anno del lockdown.
Nel 2022 si è avuto un ulteriore lieve aumento, del +0.4%, mentre nel 2023 sono calate nuovamente del 6.2% sull’anno precedente, ma restano non in linea con gli obiettivi di riduzione concordati in Unione Europea.
A far da freno, i settori trasporti e residenziale, in aumento del 5%.
Il lockdown 2020 ha dimostrato che ridurre le emissioni serra e migliorare la qualità dell’aria è possibile, ma che per consolidare i miglioramenti occorre un cambiamento strutturale, non una crisi globale che impone per forza maggiore il blocco del mondo.
La via da adottare è la transizione energetica ed ecologica, che veda partecipazione e consapevolezza della popolazione insieme a scelte politiche lungimiranti.
L’urgenza di ridurre le emissioni e di contenere l’aumento delle temperature globali sarà al centro della COP30, il vertice sul clima del 2025 che si terrà in Brasile. Il tempo per azioni concrete si sta riducendo, e il futuro climatico del pianeta dipenderà dalle scelte che governi, imprese e cittadini faranno nei prossimi anni.