Una settimana fa su Meteored avevamo già anticipato che i cieli della Spagna avrebbero potuto tingersi di sfumature rosse, e non a causa della calima. Il fumo generato dai vasti incendi in diverse province del Canada sta attraversando l’Atlantico e, negli ultimi giorni, ha già raggiunto la geografia del paese iberico.
Il caldo è arrivato e con esso la conseguenza peggiore: gli incendi boschivi. Le alte temperature favoriscono la comparsa di focolai molto difficili da controllare per la loro virulenza. Il Canada combatte da settimane contro le fiamme: oltre 32.000 evacuati, 4 province colpite e almeno 2 vittime.
Gli effetti di questo disastro non riguardano solo il Canada. La densa nube di fumo ha raggiunto zone degli Stati Uniti, mentre i venti occidentali dominanti alle nostre latitudini l’hanno spinta verso il continente europeo.
Nonostante la Spagna si trovi a migliaia di chilometri dal paese colpito, siamo connessi dalla circolazione atmosferica dominante alle nostre latitudini: i venti occidentali. Si tratta della via ideale per trasportare le particelle di monossido di carbonio verso l’Europa, e infatti è qualcosa che è già accaduto negli ultimi anni.
L’intensità degli incendi provoca enormi colonne di fumo che possono raggiungere la stratosfera, tra i 10 e i 15 chilometri sopra la superficie terrestre. Nella parte alta dell’atmosfera, i venti occidentali predominanti trasportano le particelle emesse dagli incendi.
Grazie alla disposizione dei centri di azione sull’Atlantico settentrionale, questo fumo arriverà in modo più evidente all’ovest della Penisola Iberica, combinandosi lunedì con la polvere in sospensione proveniente da sud. Anche se questa polvere ha già raggiunto l'Europa occidentale, è proprio in questa giornata che si prevedono le concentrazioni più elevate, potendo superare i 200 μg/m3 sopra la verticale della parte più nord-occidentale della Penisola iberica.
Il monossido di carbonio (la sua formula chimica è CO) è un gas incolore e inodore, altamente tossico. È prodotto dalla combustione incompleta del carbone e può essere rilasciato da vulcani, combustione di legname o incendi boschivi, tra gli altri.
L’inalazione prolungata di questo gas è estremamente nociva, poiché impedisce all’ossigeno di raggiungere correttamente gli organi e i tessuti del corpo.
È necessario evitare l’inalazione di questo gas, anche se in questo caso non avrà effetti sulla salute. Oltre a un cielo offuscato e a un eventuale odore di bruciato, le concentrazioni che raggiungono la Spagna in questi giorni sono basse e si trovano ad alta quota.