Nelle ultime ore l'Italia è stata nuovamente colpita da forte maltempo, con nuove alluvioni che stanno colpendo in particolare l'Emilia-Romagna. Negli ultimi anni, in Italia, i fenomeni di maltempo estremo e le alluvioni si sono concentrate in modo sorprendentemente elevato proprio nel mese di ottobre. In questo mese si sono verificati numerosi disastri legati al maltempo ed alla cementificazione del territorio.
Piogge abbondanti che cadono per giorni su uno stesso bacino idrografico, temporali violentissimi che in poche ore scaricano al suolo la pioggia che normalmente cade nell’arco di mesi, ma anche l’elevata cementificazione del territorio, con un tasso di consumo del suolo che aumenta ogni anno, la mancanza di misure strutturali di prevenzione e di mitigazione del rischio idrogeologico, nonostante le mappe del rischio inondazione e rischio frana siano ormai da anni obbligatorie, sono tra le cause di questa sorprendente concentrazione di fenomeni di dissesto.
Altri mesi in cui si sono concentrate alluvioni e situazioni di dissesto sono settembre, novembre, e quelli primaverili.
Qui sotto, ripercorriamo alcuni degli eventi più gravi.
Tra il 13 ed il 16 ottobre del 2000, le zone settentrionali del Piemonte, fra la Val Susa e la Val d’Ossola, ma anche la Valle d’Aosta, vennero colpite da una estesa alluvione. Decine di corsi d’acqua esondati, fra cui anche il Po ed il Tanaro e tantissime frane. Una situazione generalizzata di dissesto idrogeologico che lasciò almeno 23 morti.
A seguito di una violenta ondata di maltempo, si verifica una alluvione e colata di detriti e fango nel comune di Capoterra, nel cagliaritano. Si contano 5 vittime.
Nel 2009, il mese di ottobre iniziò con un disastro nella provincia di Messina, in Sicilia, con colate di fango e detriti che colpirono i comuni di Giampilieri, Scaletta Zanclea ed altre località della costa nord-orientale della Sicilia.
Si verificarono colate rapide di fango che invasero parte dei centri abitati e causarono il crollo di diversi edifici. Ci furono 37 morti, quasi cento feriti, 6 dispersi e gravi danni nei centri di Scaletta Marina, nel comune di Scaletta Zanclea, Giampilieri Superiore, Giampilieri Marina, Altolia, Molino, Santo Stefano di Briga, Briga Superiore e Pezzolo.
Il 4 ottobre del 2010 l’alluvione colpì Genova, Sestri Ponente, Varazze e Cogoleto, a seguito di precipitazioni di oltre 400 mm in poco tempo. Il giorno dopo l’alluvione colpì anche la provincia di Prato, in Toscana, causando 3 vittime.
Un anno dopo, il 25 ottobre del 2011, una nuova alluvione causò 13 vittime nello Spezzino e nella Lunigiana. Pesanti danni anche nelle Cinque Terre, invase da fiumi di fango.
Il 9 ed il 10 ottobre del 2014 è ancora la Liguria ad essere colpita dall’alluvione, con l’alluvione di Genova, che causa 1 vittima e pesanti danni in città. In seguito a questa alluvione emerge nuovamente l’elevatissimo rischio idrogeologico nella città ligure.
L’anno dopo è ancora ottobre a riservare per l’Italia fenomeni meteo estremi e conseguenti disastri. Il 15 ottobre del 2015 viene colpita Benevento: Alla fine si conteranno 2 vittime e danni per oltre cento milioni di euro.
Il mese di ottobre del 2018 si aprì con situazioni di pesante maltempo al Sud ed in Sardegna: tre vittime in Calabria, una vittima in Sardegna. Poi, nella parte finale del mese, si verificò uno degli eventi meteo che più verrà ricordato nei bollettini meteorologici. Una ondata di maltempo eccezionale, conosciuta poi come Tempesta Vaia, caà danni enormi da Nord a Sud, per mareggiate, esondazioni, frane, smottamenti e vento fortissimo.
A Venezia si verificò, alla fine di quell'ottobre 2018, l’acqua alta più importante degli ultimi tempi ed una delle maggiori degli ultimi decenni, mentre tutto il Nord-est venne colpito da una ondata di maltempo che avrebbe lasciato un bilancio di 8 morti e danni enormi in Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il vento fortissimo portò all'abbattimento di decine di migliaia di ettari di foreste alpine.
Tra il 24 ed il 29 ottobre del 2021 si verificò una violenta ondata di maltempo in Sicilia, che causò diffusi allagamenti tra Catania e Siracusa. Si contarono 3 vittime.