Tra gli innumerevoli paesaggi da cartolina che la Toscana ha da offrire, c'è anche il Chianti Fiorentino, dove la bellezza è di casa, tra ulivi secolari e filari di vite che scorrono a perdita d'occhio. Siamo nel territorio compreso tra Firenze e Siena, uno scrigno di infiniti tesori d'arte che hanno pochi paragoni al mondo, noto anche per i suoi celebri vini.
I borghi del Chianti, al pari di tanti altri borghi della Toscana, sono tra i più belli d'Italia anche perché conservano intatte atmosfere del ato. Una eggiata lungo le strette stradine tortuose che si inerpicano sulle colline è sempre in grado di trasmettere un'idea di serenità, e di sorprendere i visitatori con scorci insapettati.
Immaginiamo adesso di camminare su un chiaro selciato, tra antichi muri di pietra e balconi fioriti. Nell'aria ci sono mille profumi e il silenzio non sa di solitudine, ma piuttosto di serenità.
Ogni dettaglio sembra essere curato con infinito amore, lo stesso che gli abitanti del luogo mettono nel creare gli squisiti prodotti della gastronomia locale che si possono trovare nelle botteghe, dal pregiato olio d'oliva, ai celebri salumi toscani.
Sarà come camminare tra le pagine di una favola, e pure questo borgo è autentico, proprio come le emozioni che regala.
Ci troviamo a breve distanza dalla più grande e nota Greve in Chianti, a Montefioralle, un villaggio di nemmeno ottanta abitanti, che incorona la cima di una bassa collina.
Ancora prima di arrivare, questo piccolo borgo toscano si mostra già in tutta la sua romantica bellezza. Tra i resti dell'antica cinta muraria e circondato dal verde di un paesaggio di rara bellezza, si trova un gruppo di case di pietra dai tetti rossi, strette in un antico abbraccio.
Il borgo esiste sin dall'XIX secolo, nato come feudo di una nobile famiglia longobarda; oggi è un luogo dove venire per prendersi un pausa dalla modernità, che qui sembra quasi non essere mai arrivata. Non che se ne senta la mancanza, comunque, perché in compenso c'è tanto di tutto il resto.
Lontano dalle mete mainstream, Montefioralle è un po' come una finestra sul ato a cui affacciarsi per riassaporare tutto il bello di una vita semplice.
La prima cosa da fare una volta arrivati, è abbandonare l'auto per varcare a piedi uno dei tre suggestivi ingressi del borgo.
ando sotto ad una loggia fiorita tipica delle case rurali toscane, si potrà così percorrere la strada che conduce alla cima, dove un tempo si trovava il castello. Di esso oggi resta solo una robusta struttura rettangolare, adibita ad abitazione come molte delle torri della cinta muraria rimaste intatte nel tempo.
Il cuore del borgo, quindi, è la sua chiesa.
Santo Stefano ha una sola navata e struttura gotica, rimodernata nel XVIII secolo. All'interno si possono trovare opere di diverse epoche, a partire dalla fine del '200, per arrivare agli altari barocchi. Una piccola enciclopedia di storia dell'arte, quindi, che aiuta a comprendere la storia di questi luoghi.
Ammirate le bellezze artistiche poi, si può tornare fuori per godere di quelle paesaggistiche fermandosi a contemplare i panorami dai diversi belvedere.
Dopo, basta lasciarsi guidare dall'istinto e vagare senza fretta tra i vicoli del borgo per scoprire le piccole botteghe, gli angoli nascosti, o le finestre fiorite, una delle quali, secondo alcuni, sarebbe appartenuta ad Amerigo Vespucci.