La primavera del 2025 è stata la più calda e soleggiata mai registrata nel Regno Unito da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1884. Secondo i dati provvisori dell’Ufficio Meteorologico del Regno Unito (Met Office), la temperatura media è stata di 9,5°C, superando di 1,4°C la media stagionale. Inoltre, tra marzo e maggio si sono 630 ore di sole, stabilendo un nuovo record. Così tanti giorni di sole a Londra sono stati qualcosa di davvero straordinario.
Ma questa combinazione di caldo e sole è stata accompagnata da una siccità significativa. Con soli 128,2 mm di pioggia, l’Inghilterra ha vissuto la sua primavera più secca dal 1893, portando alla dichiarazione ufficiale di siccità nel nord-ovest del Paese. I livelli dei bacini idrici sono scesi sotto quelli osservati durante la siccità del 2022, generando preoccupazione tra agricoltori e autorità, come riportato da The Sun.
La persistenza di sistemi di alta pressione da febbraio fino alla fine di maggio è stata identificata come la causa principale di queste condizioni estreme. Questi fenomeni meteorologici, sempre più frequenti, sono oggetto di studio per determinarne la relazione con il cambiamento climatico.
Da marzo 2025, le acque dell’Atlantico nord-orientale stanno vivendo un’ondata di calore marina senza precedenti. Le temperature superficiali del mare hanno raggiunto fino a 4°C sopra la media stagionale, secondo i dati della NASA e del Met Office. Questo fenomeno è stato classificato come un’ondata di calore marina di Categoria II, che indica un’intensità “forte”.
Cefas WaveNet data shows that in May 2025 sea temperatures were 1.2-2.9 degrees higher than average in several locations across the UK, ing recent @NOCnews @metoffice data of a #marineheatwave ️️.
— Cefas (@CefasGovUK) May 14, 2025
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Le conseguenze di questo riscaldamento anomalo sono molteplici. È stata osservata un’alterazione nei cicli riproduttivi del fitoplancton, alla base della catena alimentare marina, e cambiamenti nella distribuzione di specie come il polpo, comparso in quantità insolite sulle coste britanniche.
Inoltre, questo riscaldamento marino può influenzare le condizioni meteorologiche terrestri, favorendo eventi estremi come ondate di calore e siccità. La persistenza e l’intensità di queste ondate marine sono segnali evidenti dell’impatto del cambiamento climatico sugli oceani.
La simultaneità di una primavera estremamente secca e calda con un’ondata di calore marina intensa evidenzia l’interconnessione dei sistemi climatici e l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico in modo integrato. I settori agricolo e della pesca sono particolarmente colpiti, dovendo affrontare sfide in termini di produzione e sostenibilità.
Le autorità britanniche hanno iniziato a implementare misure per mitigare questi effetti, tra cui la pianificazione di nuovi bacini e strategie per la conservazione dell’acqua. Tuttavia, gli esperti avvertono che tali azioni devono essere accompagnate da sforzi globali per ridurre le emissioni di gas serra e limitare il riscaldamento globale.
La comunità scientifica continua a monitorare questi fenomeni, fornendo dati cruciali per le decisioni politiche e per la sensibilizzazione del pubblico. La situazione attuale è un chiaro camlo d’allarme sulla necessità di adattarsi a una nuova realtà climatica e di agire con urgenza per proteggere i nostri ecosistemi e le nostre comunità.