Geografi avvisano su Nature: la prossima grande eruzione vulcanica scatenerà il caos climatico e non siamo pronti

Quanto sarebbe devastante la prossima grande eruzione vulcanica nel contesto del cambiamento climatico? La società non è preparata a questo, avvertono i geografi su Nature.

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Sono molte le incognite su come una grande eruzione vulcanica potrebbe influire sul pianeta nell'attuale contesto di cambiamento climatico.

Le eruzioni vulcaniche catastrofiche fortunatamente non sono molto frequenti, ma sono comunque inevitabili. Uno studio pubblicato su Nature da diversi geografi e climatologi avverte che i governi devono lavorare per frenare il riscaldamento globale ed essere preparati ad affrontare eventi estremi come grandi eruzioni con impatto planetario.

Se oggi si verificasse un’eruzione massiccia come quella del Monte Tambora in Indonesia nel 1815, in cui morirono circa 90.000 persone, si scatenerebbero ondate di anomalie climatiche in tutto il mondo.

Gli effetti delle eruzioni vulcaniche massicce

Quando si verificò l’eruzione massiccia del Monte Tambora, l’emisfero nord si raffreddò di 1 °C e l’anno successivo non ci fu estate. Fino al 1817 l’ambiente insolitamente freddo persistette in Europa e Nord America, causando raccolti scarsi. I prezzi dei cereali raddoppiarono, e questo portò gli Stati Uniti alla loro prima crisi economica.

Il clima instabile in India fu collegato a un’epidemia di colera, che si diffuse fino a diventare nel 1817 una pandemia mondiale. Le ripercussioni dell’eruzione del Tambora causarono anche decine di milioni di morti.

Le prove geologiche dei depositi vulcanici degli ultimi 60.000 anni suggeriscono una probabilità su 6 che si ripeta un’eruzione vulcanica massiccia in questo secolo.

Se accadesse nei prossimi 5 anni, gli impatti economici supererebbero i 3 trilioni di dollari solo nel primo anno. Secondo il mercato assicurativo e riassicurativo Lloyd’s di Londra, sarebbero dovuti principalmente agli effetti del clima estremo, alla riduzione della resa agricola e all’instabilità alimentare.

Grandi incertezze scientifiche

Anche se i costi sarebbero enormi, ci sono grandi incertezze. La comunità scientifica comprende i meccanismi di base di come il vulcanismo influenzi il clima, ma non i dettagli.

L’anidride solforosa si spinge nella stratosfera, dove forma aerosol di solfato che riflettono la radiazione solare incidente e raffreddano la superficie terrestre. La magnitudine del raffreddamento che si verifica dipende dalla quantità, dalla distribuzione verticale e dalla dimensione delle particelle di aerosol di solfato.

Gli effetti che producono sulle precipitazioni sono più difficili da prevedere, così come sull’agricoltura e sui mercati economici. Anche l’influenza del vulcanismo su eventi climatici regionali, come El Niño e i monsoni, è poco conosciuta.

Tutti gli effetti di un’eruzione vulcanica massiccia saranno influenzati dal cambiamento climatico e influenzeranno a loro volta anche questo.

È necessario un approccio triplice per ridurre queste incertezze. Prima di tutto, i ricercatori devono collegare i modelli e le evidenze geologiche dei climi ati con i registri storici delle eruzioni vulcaniche. Devono esplorare come il raffreddamento vulcanico potrebbe interagire con il riscaldamento climatico antropogenico.

E infine, è necessario progettare strategie per minimizzare gli effetti di un’eruzione vulcanica catastrofica combinando modelli climatici, modelli agricoli e d’impatto alimentare, esaminando come variano gli impatti delle eruzioni in diversi climi.

Come sarà il raffreddamento vulcanico in un mondo più caldo?

In un mondo più caldo, cambieranno molti processi fisici e chimici nell’atmosfera, negli oceani e sulla terra. Per esempio, il riscaldamento globale riscalda l’atmosfera inferiore e raffredda la stratosfera. L’alterazione degli strati atmosferici influenzerà la propagazione delle colonne vulcaniche e la loro altezza.

Man mano che aumentano i fenomeni climatici estremi, aumenteranno anche le conseguenze dell’attività vulcanica. È necessario comprendere come le eruzioni amplificano o smorzano il cambiamento climatico antropogenico.

I cambiamenti nei modelli di circolazione atmosferica inciderebbero anche sulla diffusione e la crescita degli aerosol. Gli aerosol più piccoli disperdono la luce solare in modo più efficiente e raffreddano maggiormente la superficie terrestre.

Negli oceani, il riscaldamento globale aumenta la stratificazione oceanica, che agisce come una barriera per la mescolanza tra acque profonde e superficiali. E le eruzioni vulcaniche potrebbero raffreddare in modo sproporzionato gli strati superiori dell’acqua e le masse d’aria sopra l’oceano.

Per tutto questo, la prossima generazione di modelli climatici deve incorporare rappresentazioni più precise del vulcanismo, migliorare i modelli delle eruzioni storiche non coperte dai dati satellitari, le tendenze future in un clima più caldo e i processi microfisici nella stratosfera.

Gli impatti socioeconomici di un cataclisma

Oltre a verificarsi in un clima più caldo, la prossima eruzione simile a quella del Tambora avverrà in un mondo più interconnesso che ospita otto volte la popolazione del 1815. I sistemi agricoli si troverebbero improvvisamente ad affrontare un clima più freddo, livelli più bassi di radiazione solare e modelli di umidità alterati, e tutto in rapida successione.

Ciò provocherebbe impatti sociali enormi, come la perdita di raccolti che perturberebbe la sicurezza alimentare globale e le catene di approvvigionamento, scatenando probabilmente disordini, conflitti e migrazioni.

Lo sviluppo di modelli robusti e di test di stress per un evento di questo tipo deve essere una priorità per le società, i governi e le compagnie assicurative, affinché l’umanità sia adeguatamente preparata a un futuro cataclisma.

I modelli mancano di analisi comparabili per le eruzioni vulcaniche, poiché finora ci si è concentrati sugli effetti su scala media delle eruzioni sull’agricoltura globale. Devono essere combinate proiezioni climatiche all’avanguardia e modelli agricoli per fare chiarezza.

Riferimenti allo studio

Markus Stoffel, Christophe Corona & Scott St. George. La prossima eruzione vulcanica massiccia caà un caos climatico: non siamo preparati Nature 635, 286-289 (2024) doi: https://doi.org/10.1038/d41586-024-03680-z