Quello che doveva essere un volo ricreativo si è trasformato in una lotta per la sopravvivenza a quasi 9000 metri di altezza. Questo fine settimana, sulle montagne di Qilian, nel nord-ovest della Cina, un parapendista è stato trascinato da una corrente ascendente all’interno di una nube temporalesca fino a superare gli 8500 metri di altitudine. Incredibilmente, è sopravvissuto per raccontarlo.
Il protagonista, Peng Yujiang, 55 anni, è decollato da una zona montuosa, a circa 3000 metri sul livello del mare. Tutto è iniziato pochi minuti dopo il decollo, quando un guasto al suo parapendio gli ha impedito di controllarlo.
In quella situazione e senza possibilità di scendere o cambiare rotta, è stato risucchiato da una nube a sviluppo verticale – probabilmente un cumulonembo – che lo ha sollevato per migliaia di metri, fino ad altitudini tipiche dei voli di linea.
#Paraglider in #Quinghai region & #GansuProvince got sucked in a #CloudVortex for over +28,000 feet. There were #frostbites at -40° but he survived. #PolishParaglider Woman survived after being #CloudSucked upto 32,000+ feet
— Dr. Subhash (@Subhash_LiveS) May 27, 2025
Very Rare phenomenon#CloudSuck #Paragliding pic.twitter.com/W55khLbA8n
A quella quota, la concentrazione di ossigeno è solo un terzo rispetto al livello del mare e le temperature possono scendere sotto i -40 °C. Senza tuta pressurizzata né ossigeno supplementare, Peng ha resistito a condizioni estreme per quasi un’ora.
È riuscito a rimanere cosciente e a comunicare via radio con il suo team, elemento chiave per organizzare il suo salvataggio dopo la discesa. “Quando sono sceso, ero intorpidito, disidratato e sotto shock”, ha dichiarato al giornale Cover News. Tutta l’odissea è stata ripresa dalla telecamera del suo parapendio.
Il volo accidentale a una simile altezza non ha precedenti recenti in Cina, e trova solo un caso simile nel 2007, quando Ewa Wiśnierska fu risucchiata da una tempesta in Australia fino a quasi 10.000 metri.
In quell’occasione, Wiśnierska perse conoscenza e sopravvisse miracolosamente dopo una discesa in caduta libera, congelata ma viva.
A freak updraft over the Qinghai-Tibetan Plateau lifted Chinese Paraglider Peng Yujiang nearly nine kilometers in minutes and the entire flight was caught on camera.
— Sixth Tone (@SixthTone) May 28, 2025
Screenshots from Pengs GPS flight tracker show he took off at 12:19 p.m. from the Qilian Mountains, an area pic.twitter.com/ov4Ld5ARx1
Peng, al contrario, è rimasto cosciente ed è riuscito a controllare la sua discesa. Le immagini dal suo equipaggiamento mostrano un orizzonte sfocato tra dense nubi, un’atmosfera oscura e una strumentazione che conferma un’altitudine raggiunta solo dagli aerei di linea.
L’Associazione Provinciale per gli Sport Aerei del Gansu ha dichiarato che si è trattato di un incidente eccezionale ora sotto revisione. Sebbene Peng fosse un parapendista esperto, l’incidente evidenzia i rischi di volare in condizioni meteorologiche variabili, in particolare in aree montuose dove possono formarsi rapidamente cumulonembi.
In condizioni normali, i parapendisti raramente superano i 3000 metri, usando attrezzature adeguate e piani per evitare le tempeste. La suzione all’interno di una nube di questo tipo può avvenire quando una corrente termica ascendente è così intensa da trascinare il pilota senza possibilità di manovra, come avvenuto in questo caso.
Il volo di Peng non era autorizzato ufficialmente e, per questo, secondo quanto riportato dal quotidiano statale Global Times, è stato sospeso per sei mesi mentre le autorità cinesi indagano sull’accaduto.